Descrizione

La storia antica, tra mito e realtà, di una donna sarda, vestita di nero, con un pesante fazzoletto nero a coprirne quasi totalmente il volto e con un ruolo davvero importante e particolare.

S’ Accabbadora aveva il compito di porre fine alla vita e dunque alle sofferenze di malati terminali, in maniera rapida e indolore.

Per quanto cupo, il suo non era un ruolo negativo, ma bensì una richiesta di liberazione. Socialmente non veniva infatti definita come un’ assassina, erano i malati o i parenti dello stesso, a richiederne l’ aiuto. Sul come lo facesse ci sono diverse teorie, due di queste sarebbero confermate da testimonianze.

Pare usasse colpire un preciso punto della nuca, con una sorta di martelletto oppure portare al soffocamento la persona.

Le testimonianze sono poche, poiché nonostante tutti sapessero a chi rivolgersi al momento del bisogno, restava comunque un argomento tabù. E non è dato sapere se in qualche piccolo centro, ancora ci sia qualche donna che abbia ereditato questo ruolo o quantomeno gli insegnamenti su come agire.